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Chiunque produrrà birra di cattiva qualità sarà preso con la forza e gettato nel letame — EDITTO DELLA CITTÀ DI DANZICA, XI SEC
Insomma, semplicemente i mastri birrai hanno pensato di aromatizzare la birra con i nostri cibi preferiti. Forse credono che noi si beva senza mangiare. Poveri illusi! Ovviamente l’immaginazione dei birrai è andata oltre i confini dello scibile umano, introducendo nelle proprie ricette componenti ancora più eccentrici.
Pertanto, fingendo di essere Omero, chiederemo alla Musa di narrarci degli uomini di multiforme ingegno che tanto vagarono dopo che distrussero la Sacra Birra… Forse non era proprio così ma ci elargirete il vostro perdono, così come noi rimettiamo i peccati dei birrai multiformi.
Partiamo da ingredienti strani per produrre la birra ma che destano curiosità: marshmallow, glitter commestibili, banconote (nella speranza che non siano stra-usate). Ora elenchiamo elementi stravaganti che, però, possono anche disgustare. Il birrificio americano Rogue utilizza lievito cresciuto tra i peli della barba. Una modella della Cecoslovacchia produce birra con lactobacillo della flora vaginale.
In Islanda vengono affumicati i testicoli della balena con fuoco alimentato da sterco di pecora e, poi, l’aroma viene imbottigliato insieme agli altri ingredienti (non vogliamo sapere quando e come). A Denver è nata per scherzo la birra con i testicoli di toro.
A Philadelphia esiste la birra più intelligente al mondo: nella miscela c’è cervello di capra! Nel Michigan si produce una birra con ossa e cranio di maiale affumicate. E, ora, veniamo ai componenti espulsi dal corpo come la cacca. In Danimarca per la birra vengono usati i chicchi di caffè, non totalmente digeriti, defecati dallo zibellino indonesiano. In Giappone si utilizzano, invece, i chicchi di caffè cagati dagli elefanti thailandesi.
Se questo elenco vi ha nauseato o schifato, allora non dovete fare altro che berci su, scegliendo dal nostro catalogo più ‘tradizionale’.
di A. Grippo